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CORSO DI LAUREA TRIENNALE

Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali

Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo

Il corso è somministrato attraverso Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, istituita con decreto del 15 aprile 2005 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e che rilascia titoli accademici legalmente riconosciuti.

 

Il Corso di Laurea triennale in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali propone un percorso di formazione che intende rispondere all'esigenza, sempre più avvertita a livello nazionale e internazionale, di figure professionali che operino in una prospettiva moderna della tutela, conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali.

La famiglia dei Beni Culturali è intesa oggi come patrimonio diffuso e condiviso, e comprende diverse categorie di beni, che vanno da quelli tradizionalmente considerati (archeologici, architettonici, artistici, archivistici e librari) ai beni immateriali (tradizioni orali, arti performative, pratiche sociali e rituali, ecc.), fino al più complesso aspetto del paesaggio culturale (con riferimento al paesaggio urbano e sedimentazione del costruito storico, alla stratificazione delle attività antropiche nell'ambiente e formazione dei paesaggi rurali ecc.).

 

Si è inoltre sempre più consapevoli del fatto che, specialmente in area euro-mediterranea, l'insieme dei Beni Culturali rappresenti una risorsa condivisa, risultato della mediazione tra culture differenti (che hanno generato combinazioni uniche e sincretismi di eccelso valore artistico e culturale), e che in una società multiculturale come quella odierna esso sia in grado di generare espressioni di integrazione culturale e interculturalità. Inoltre, la mission' non è solo quella della valorizzazione, ma anche quella della conservazione attraverso strumenti innovativi, in cui rientra il concetto di memoria digitale e di digitalizzazione dei patrimoni culturali attraverso i nuovi linguaggi informatici e i nuovi media.

 

Date queste premesse, la struttura del percorso formativo è stata progettata secondo un'articolazione su tre livelli:

 

  1. in primo luogo conferisce una solida formazione di base nelle principali materie umanistiche previste dalla scheda ministeriale (linguistico-letterarie, storiche, demoetnoantropologiche), che forniscono allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e sono indispensabili per affrontare lo studio delle attività caratterizzanti.
  2. in seconda istanza l'ampia offerta di attività caratterizzanti mira alla formazione di laureati che abbiano familiarità con l'ampio spettro dei Beni Culturali, materiali e immateriali, considerati sia nella loro stratificazione diacronica (dall'antichità all'età contemporanea), sia nella loro grande varietà tipologica, così come descritta nella Convenzione sul patrimonio dell'umanità (1972), nella Convenzione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003) entrambe adottate dall'Unesco e nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2004) elaborato dal Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali.
  3. con l'offerta di attività affini e integrative, infine, il percorso formativo si propone di orientare le competenze fornite dalle discipline di base e caratterizzanti verso lo sviluppo di capacità professionali che operino in una prospettiva moderna della tutela, conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali, declinate in due grandi ambiti:
     
  • da un lato la memoria digitale applicata ai Patrimoni dell'Umanità, cioè la valorizzazione e la conservazione del patrimonio attraverso strumenti innovativi, con riferimento ai nuovi linguaggi web/GIS, i nuovi media e agli strumenti di archiviazione digitale del patrimonio culturale;
  • dall'altro i linguaggi e i codici di mediazione tra componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea ovvero l'interpretazione dei patrimoni culturali come fattore strategico di integrazione sociale al fine di contribuire al dialogo interculturale e ai processi integrazione nel contesto di una società multiculturale.
     

Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali dovrà inoltre conoscere discretamente almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano, ed essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.

Il percorso di studi (adeguato per affrontare con consapevolezza le scelte del biennio di laurea magistrale) consente dunque il raggiungimento di profili professionali già chiari, in grado di operare nei primi livelli di tutti i settori presenti nel piano di studi, con maggiore consapevolezza per quegli ambiti che hanno costituito il percorso di approfondimento prescelto.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)

Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

La finalità del corso è quella di formare studenti capaci di autonomia nello studio, nella ricerca e nell'applicazione pratica delle proprie conoscenze. A tal riguardo si dovranno sviluppare le capacità di analisi critica. Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali dovrà maturare un'approfondita competenza nell'attività di ricerca, conoscendone i fondamenti generali, comprendendone il valore e sapendo utilizzare i diversi metodi e tecniche di studio e d'indagine in una logica interdisciplinare, con riferimento a due grandi ambiti: da un lato la memoria digitale applicata ai Patrimoni dell'Umanità, cioè la valorizzazione e la conservazione del patrimonio attraverso strumenti innovativi, con riferimento ai nuovi media, ai linguaggi web/GIS e agli strumenti di archiviazione digitale del patrimonio culturale (INF/01, ING-INF/05, SECS-S/02, SPS/08, ICAR/06); dall'altro i linguaggi e i codici di mediazione tra culture differenti e interculturalità (L-FIL-LET/14, M-FIL/05) ovvero l'interpretazione critica dei fenomeni di scambi e relazioni dell'area euro-mediterranea, che hanno dato luogo alla interazione e integrazione tra diverse componenti culturali di provenienza letteraria (L-FIL-LET/02, 04, 07, 10, 11) storica (M-STO/01, 02, 04), artistica (L-ART/01, 02, 03, 04, 07), archeologica (L-FIL-LET/01 e le attività formative relative ai SSD L-ANT e L-OR) e geografica eterogenea.

 

Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso: a. didattica erogativa (videolezioni; esercitazioni); b. didattica interattiva (sistemi di chat, forum, wiki e con le Classi interattive e su Second Life); c. attività in auto-apprendimento. Il carattere interattivo di tali attività consentirà ai docenti di verificare progressivamente l'accrescimento delle conoscenze e l'acquisizione dei metodi di analisi da parte degli studenti, senza demandarne la verifica ai soli esami di profitto. La molteplicità di discipline che caratterizza il corso di laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali permetterà al laureato di individuare punti di contatto tra i diversi aspetti del patrimonio culturale e di affrontare le problematiche specifiche al proprio campo d'interesse con apertura e consapevolezza delle possibilità d'interazione con altri campi del sapere.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

Gli studenti acquisiranno capacità analitiche e strumenti storico-critici che permettano loro di affrontare in modo autonomo e con approccio interdisciplinare i temi e problemi affrontati. I laureati in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali avranno acquisito:

 

  • la capacità di applicare criticamente a casi concreti e specifici gli strumenti metodologici teorici appresi;
  • la capacità di proseguire i propri studi in un corso di laurea magistrale o in altro corso di aggiornamento professionale, avendo acquisito dimestichezza con le istituzioni di riferimento dei settori specifici;
  • la capacità di organizzare e perseguire un progetto di studio e ricerca sui beni culturali, siano essi opere d'arte (pittura, scultura, architettura), beni immateriali (tradizioni orali, arti performative), paesaggi culturali (paesaggi urbani, paesaggi rurali, realtà storiche culturali stratificate) e di operare nei settori della tutela, documentazione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, sapendo applicare le competenze acquisite.
  • la capacità di applicare abilità informatiche di base (sistemi operativi, word processing, fogli elettronici, utilizzazione di basi di dati, uso di Internet) e software specifici applicati ai Beni Culturali; nonché la competenza nella gestione delle informazioni, comprese quelle ottenibili da ricerche on-line (banche dati, big data).

 

Tali qualità potranno essere sviluppate, in particolare, attraverso l'utilizzo di casi di studio (esplicitati nelle attività della didattica interattiva con docenti-tutor), per avviare gli studenti a un corretto approccio disciplinare.

 

 

Autonomia di giudizio (making judgements)

Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali dovrà essere in grado di gestire conoscenze acquisite durante il corso per partecipare alla programmazione e alla valutazione di interventi di salvaguardia, gestione, valorizzazione e comunicazione dei beni culturali con capacità critica nella valutazione e nei giudizi e con disponibilità alla collaborazione interdisciplinare. Il laureato dovrà essere in grado di elaborare una capacità critica mirata:

 

  • all'espressione di giudizi sui principali temi storico-artistici, archeologici, letterari e al corretto uso delle fonti per la ricerca e l'analisi dei vari contesti storici;
  • all'individuazione delle questione più significative per la gestione consapevole dei problemi inerenti alle politiche culturali e interculturali, in base anche ai diversi contesti sociali ed economici;
  • all'espressione di giudizi sulle implicazioni culturali, metodologiche, pratiche ed organizzative di eventi culturali nel contesto della valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale;
  • alla storicizzazione, valutazione e analisi di casi concreti e specifici di tutela del patrimonio culturale.

 

L'autonomia di giudizio verrà acquisita attraverso il confronto diretto e comparativo di documenti, fonti storico-artistiche e archeologiche, testi e casi studio offerte dalla didattica erogativa e maturate dallo studente nella fase di auto-apprendimento.

Abilità comunicative (communication skills)

Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali al termine del corso di studio deve aver acquisito e sviluppato:

 

  • abilità nell'elaborare e comunicare in contesti differenziati temi e problemi relativi agli specifici ambiti dei beni culturali individuabili all'interno del percorso di studio;
  • abilità informatiche tali da consentirgli una valutazione della congruità degli strumenti da utilizzare per raggiungere gli obiettivi professionali;
  • la capacità di utilizzare uno specifico linguaggio disciplinare per divulgare conoscenze e risultati relativi alla ricerca storico artistica, archeologica, letteraria, sia su tematiche specifiche, che su dirette ad un pubblico non specialistico, utilizzando abilità informatiche e telematiche;
  • la capacità di condividere le proprie competenze ed esprime le proprie abilità professionali con i soggetti con cui collabora, con istituzioni pubbliche e private e con i fruitori delle attività culturali (scuole, musei, enti, aziende).

 

Tali capacità verranno sviluppate sia durante la didattica erogativa (videolezioni; esercitazioni) che in quella interattiva (sistemi di chat, forum, wiki e con le Classi interattive Web e su Second Life). Le abilità comunicative verranno inoltre verificate attraverso lo svolgimento delle prove d'esame, nella discussione di casi concreti e nella redazione della prova finale. Tramite questi momenti di verifica il laureato dovrà dimostrare di essere in grado di comunicare con chiarezza, sia in forma scritta che orale.

Capacità di apprendimento (learning skills)

Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali al termine del corso di studio avrà acquisito e sviluppato abilità di apprendimento e capacità di studio tali da consentirgli di accedere ad ulteriori livelli di studio. La laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali dovrà consentire al laureato di:

 

  • saper pianificare e presentare progetti di mostre, di iniziative, di ricerche curando anche gli aspetti organizzativi relativi ai beni culturali, nell'ambito di Enti culturali diversi, italiani e stranieri anche utilizzando i mezzi della comunicazione di massa ed i nuovi media on line; presentare in forme tecniche organizzate i contenuti specialistici all'interno di situazioni comunicative;
  • saper confrontarsi e collaborare con gli altri, avendo sviluppato un'attitudine alla discussione costruttiva.

 

Tali abilità comunicative saranno acquisite principalmente sia durante la didattica erogativa (videolezioni; esercitazioni) che in quella interattiva (sistemi di chat, forum, wiki e con le Classi interattive Web e su Second Life), che attraverso lo svolgimento delle prove d'esame.

Conoscenze richieste per  l’accesso

Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Gli studenti in possesso del solo diploma di istruzione secondaria di durata quadriennale, dovranno obbligatoriamente recuperare il debito formativo assegnato. Per l'ammissione al corso di laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali si richiede inoltre il possesso di un'adeguata preparazione di base costituita dalle competenze linguistiche e dalle conoscenze culturali di norma acquisite nei licei e negli istituti di istruzione media superiore di indirizzo umanistico, con particolare riferimento ad appropriate conoscenze in ambito storico e letterario. La preparazione iniziale degli studenti sarà verificata con modalità previste dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea. La verifica delle conoscenze iniziali richieste avviene mediante somministrazione di apposito test obbligatorio, non selettivo, che ha la principale finalità di orientare lo studente nella scelta del corso di studio.


Il test viene somministrato a distanza ai neo-immatricolati al momento dell'iscrizione al corso di studi.
Le domande della prova verteranno sugli argomenti previsti dal programma del corso di studi, con particolare riferimento all'orizzonte storico e letterario. Gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze saranno colmati entro il primo anno di corso secondo modalità stabilite dal predetto Regolamento.

La laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali si consegue previo superamento di una prova finale del valore di 6 CFU che comporta la predisposizione di un elaborato coerente con il curriculum formativo e con le possibilità occupazionali. L'elaborato consiste di norma nell'analisi, nel commento e nell'inquadramento secondo metodologie proprie del settore disciplinare di riferimento di reperti, di singole opere o gruppi di opere, brani di testi critici o di un testo o di una serie di testi letterari, storico-documentari, storiografici, inerenti i settori archeologici, storico-artistici e più in generale del patrimonio culturale. L'elaborato potrà assumere la forma o di uno strumento descrittivo di un caso studio, avvalendosi del patrimonio informativo più aggiornato, ovvero ripercorrendo il consolidarsi dello stato dell'arte; oppure potrà essere il risultato di una ricerca originale, necessariamente di entità e impegno adeguati agli obiettivi del curriculum triennale, comunque condotta a termine con rigore formale e metodologico, assecondando il percorso prescelto. Il lavoro sarà compiuto sotto la supervisione di un relatore, sarà valutato da un'apposita commissione e discusso dallo studente innanzi alla predetta commissione.

Funzioni in un contesto di lavoro e sbocchi professionali

Operatore ed esperto in Patrimoni e paesaggi culturali: linguaggi e codici della mediazione​

Il corso di laurea Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali forma figure professionali in grado di operare a differenti livelli di ricerca, studio, conservazione, tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale. Il settore dei Beni Culturali è straordinariamente esteso e presenta unampia varietà di possibili applicazioni professionali; allo stesso tempo richiede nella situazione attuale figure flessibili e dotate di competenze estese.

 

La figura Operatore ed esperto in Patrimoni e paesaggi culturali: linguaggi e codici della mediazione, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro in campo culturale a livello europeo ed extraeuropeo, svolge nella sfera della mediazione tra realtà culturali differenti le seguenti funzioni:

 

  • collabora alla progettazione di iniziative, attività ed eventi per la valorizzazione e promozione nel settore dei beni culturali, con particolare attenzione alle diversità culturali;
  • collabora alla divulgazione, avvicinamento e educazione nel settore dei beni culturali, sviluppando e realizzando interventi specifici in relazione a gruppi distinti di destinatari, nella prospettiva del dialogo interculturale;
  • svolge attività di operatore ed esperto con specifiche competenze storico-artistiche e storico territoriali e di marketing per Enti e aziende turistiche, collaborando alla progettazione di percorsi ispirati alla interazione tra le diverse componenti culturali di un territorio;
  • partecipa direttamente alla gestione delle attività correnti nel settore dei beni culturali che si sviluppano in determinati ambiti territoriali.

 

Il laureato nel corso di laurea in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali avrà acquisito una solida preparazione nelle discipline umanistiche di carattere linguistico-letterario, storico, archeologico e storico-artistico, demoetnoantropologico tali da consentirgli di proseguire gli studi in un corso di laurea magistrale o in un altro corso di aggiornamento professionale.


Il laureato avrà inoltre acquisito competenze specifiche nella sfera della mediazione tra culture differenti. In tale ambito, partendo dalla nozione di patrimonio culturale come mezzo di coesione e dialogo, il laureato sarà in grado di comprendere e interpretare le connessioni tra culture e linguaggi diversi e di operare nel campo della conservazione e valorizzazione del paesaggio culturale nel suo complesso e comprenderne il valore per le comunità nell’ottica del dialogo interculturale.


Il laureato possiede:

 

  • le competenze per la conservazione e la catalogazione del patrimonio storico, archeologico, artistico, di provenienza storica e geografica eterogenea;
  • le competenze sul tema dei paesaggi culturali e del paesaggio storico urbano;
  • la preparazione metodologica e tecnica per la valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali, in una prospettiva di interculturalità;
  • le competenze e gli strumenti per la progettazione e la valutazione di iniziative in partenariato inter-istituzionale scuola-museo-territorio nell’ambito dell'educazione al patrimonio in chiave interculturale;
  • le conoscenze appropriate per offrire consulenze agli organismi pubblici e privati che svolgano attività in settori che implichino conseguenze su vari dei settori dei beni culturali.

 

Il laureato in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali potrà svolgere attività professionale presso istituzioni pubbliche, enti locali, fondazioni e aziende private operanti nel settore della tutela, della gestione, della valorizzazione, della fruizione del patrimonio artistico e culturale come musei, biblioteche, archivi, gallerie e centri espositivi. Più specificatamente, potrà collaborare alle attività museali e di esposizione, fruizione e gestione del patrimonio storico-artistico; operare all’interno di collezioni in formazione e collaborare con i responsabili di operazioni di ordinamento e inventario di musei e archivi fototeche e medianiche; operare nel mondo dell’editoria e del mercato dell’arte; operare nel campo del turismo culturale, sia attraverso il concorso per guida turistica, sia attraverso l’assunzione presso agenzie ed altre organizzazioni ed enti che si occupano della fruizione dei beni culturali; operare nel quadro di attività editoriali tradizionali, multimediali e telematiche e di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio artistico.


L’accesso ad attività professionali in enti pubblici, nazionali e internazionali è regolato da norme comunitarie, nazionali o regionali, pertanto i laureati potranno accedervi solo dopo aver completato e superato i concorsi previsti. Il Corso di laurea triennale costituisce il punto di partenza per chi intenda proseguire negli studi ed è la necessaria premessa per l’accesso ai Corsi di laurea magistrale compresi negli ambiti storico, storico-artistico, archeologico, geografico, ecc., secondo le modalità previste dai rispettivi regolamenti didattici.