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CORSO DI LAUREA TRIENNALE

Diritto dell'impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie

Obiettivi formativi specifici del Corso e descrizione del percorso formativo

Il corso è somministrato attraverso Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, istituita con decreto del 15 aprile 2005 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e che rilascia titoli accademici legalmente riconosciuti.

 

Il corso di laurea triennale in Diritto dell'impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie risponde in primo luogo all'esigenza di formare figure professionali con competenze giuridiche capaci di rispondere in maniera efficace ed efficiente alle richieste provenienti del mondo del lavoro.

 

I curricula proposti intendono quindi fornire profili professionali differenziati che siano tuttavia tarati sulle esigenze tanto delle imprese private quanto del settore pubblico. Vengono dunque valorizzati da un lato i saperi legati ai molteplici cambiamenti introdotti dalla rivoluzione digitale ed alle problematiche legate all'innovazione, dall'altro le conoscenze relative a particolari settori di intervento, quali ad esempio la sicurezza sul lavoro. L'obiettivo formativo è innanzitutto quello di fornire conoscenze e capacità di comprensione di livello universitario, attraverso l'uso di libri di testo avanzati e dalla conoscenza di alcuni temi d'avanguardia.

 

Il corso di laurea si propone, poi di fornire la capacità d'applicare le conoscenze acquisite, in maniera da dimostrare un approccio professionale al lavoro e di possedere competenze adeguate, sia per ideare e sostenere argomentazioni, sia per risolvere problemi nel proprio campo di studi; si propone altresì di fornire la capacità di raccogliere e interpretare i dati ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali e scientifici e di fornire la capacità di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti.

 

Il corso di laurea in Diritto dell'impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie si articola su tre anni, il primo dei quali è volto a fornire le conoscenze e competenze giuridiche di base, con anche talune nozioni legati all'economia ed al management aziendale. Il successivo biennio è volto a garantire competenze specifiche nei diversi indirizzi:

 

  • Rafforzando gli aspetti che hanno maggiore attinenza con argomenti di stretta attualità quali la protezione dei dati personali, l'e-government, la digitalizzazione della p.a., il diritto industriale applicato alle nuove tecnologie, il controllo dei lavoratori attraverso strumenti a distanza, nonché il diritto penale dell'informatica;
  • Implementando le conoscenze riguardanti la sicurezza sul lavoro , la medicina legale e del lavoro, il diritto antidiscriminatorio, la responsabilità civile, penale ed amministrativa dei soggetti della sicurezza, nonché delle imprese.

Risultati di apprendimento attesi

Area storico-filosofica

Conoscenza e comprensione
 

I laureati in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie devono conseguire conoscenze e capacità di comprensione relativamente ai dei diversi sistemi sui quali si fonda l'evoluzione del diritto europeo continentale, nonché la conoscenza dei principi fondamentali costitutivi del diritto moderno, in particolare degli Stati costituzionali di diritto, e delle nozioni essenziali caratterizzanti la struttura dell'ordinamento giuridico. I laureati possederanno, inoltre, una buona conoscenza e capacità di comprensione dei principi filosofico-giuridici di base compresi gli elementi di informatica giuridica; buona conoscenza dell’evoluzione storica dei sistemi giuridici, sia per quanto concerne l’origine degli istituti fondamentali sia per quanto attiene agli sviluppi moderni e contemporanei dei sistemi di tutela.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
 

I laureati devono essere in grado di comprendere i concetti del diritto positivo applicando le conoscenze e capacità critiche acquisite all'interazione tra il momento legislativo dottrinale ed applicativo-interpretativo.

I laureati devono, in tale ambito, essere in grado di ideare e sostenere argomentazioni giuridiche, contestualizzandole sia nella loro evoluzione storica che tra i principi filosofici ed etici.

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Diritto e nuove tecnologie e Storia giuridica e storia economica italiana url

Area privatistica e internazionale

Conoscenza e comprensione
 

I laureati devono acquisire la conoscenza degli istituiti fondamentali e caratterizzanti del sistema privatistico italiano ed internazionale sviluppando una capacità di comprensione di temi, concetti e nozioni giuridiche proprie del settore dell'impresa, con particolare riferimento:

 

  • nell’indirizzo operatore giuridico d’impresa: in particolare, acquisirà le competenze necessarie a padroneggiare le norme relative alla dimensione aziendale del diritto anche con riferimento a quelle in tema di obbligazioni e contratti.
  • nell’indirizzo diritto della sicurezza sul lavoro: sarà approfondita la conoscenza delle norme e degli istituti del diritto privato, del diritto sindacale e del lavoro, del diritto della salute e della sicurezza dei lavoratori.
  • nell’indirizzo diritto della società digitale: il laureato acquisirà una preparazione incentrata sull’applicazione del diritto, sia nazionale che internazionale, alle nuove tecnologie con particolare riguardo alla protezione dei dati personali e della proprietà intellettuale.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
 

I laureati devono essere in grado di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione per analizzare, descrivere, trattare questioni giuridiche proprie dell'ambito privatistico e internazionalistico, sviluppando la capacità di ideare e sostenere argomentazioni giuridiche, di predisporre documenti giuridici e di gestire data-base.

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Istituzioni di diritto privato, Diritto commerciale, Diritto internazionale, Diritto della proprietà intellettuale, Diritto del lavoro, Diritto del lavoro, Diritto internazionale, Diritto comparato delle nuove tecnologie, Diritto della previdenza sociale, Diritto della sicurezza sul lavoro, Diritto industriale,

 

Area pubblicistica

Conoscenza e comprensione
 

 

I laureati devono conseguire conoscenze e capacità di comprensione dei principi del diritto pubblico e costituzionale in particolare del sistema generale delle fonti del diritto nelle varie dimensioni comunitarie, statali e regionali.

I laureati debbono acquisire buona conoscenza e capacità di comprensione delle questioni amministrativistiche nazionali.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
 

I laureati devono essere in grado di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione per analizzare, descrivere, trattare questioni giuridiche nell'ambito degli enti pubblici acquisendo il concreto funzionamento delle regole costituzionali ed amministrative vigenti.

 

Dovranno, altresì, avere la capacità di interpretare ed applicare le norme dell’ordinamento costituzionale, comunitario ed internazionale nonché la capacità di reperire, anche tramite banche dati, comprendere e utilizzare le fonti pubblicistiche del diritto interne e sovranazionali, la giurisprudenza costituzionale e della Corte di giustizia europea e la capacità di interpretare norme costituzionali nazionali e sovranazionali nonché pronunce giurisprudenziali delle corti superiori nazionali e sovranazionali.

 

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Diritto dell'Unione Europea, Istituzioni di diritto pubblico, Diritto amministrativo e contratti pubblici, Diritto dei media e dei dati personali, Diritto dei media e dei dati personali, Diritto dell'amministrazione digitale, Diritto tributario dell'impresa.

Area processualistica

Conoscenza e comprensione
 

 

I laureati devono conseguire conoscenze e capacità di comprensione di temi, concetti e nozioni giuridiche proprie di un operatore di diritto con riferimento alle modalità di realizzazione della tutela dei diritti secondo i principi generali del giusto processo.

Dovranno altresì conoscere i metodi alternativi delle controversie e dovranno padroneggiare le tecniche proprie del nuovo processo telematico.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
 

I laureati devono essere in grado di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione per analizzare, descrivere, trattare questioni giuridiche nella loro dimensione processualistica pratica-applicativa.

I laureati devono, in tale ambito, essere in grado di ideare e sostenere argomentazioni giuridiche endoprocessuali con una particolare attenzione anche alle metodologie di risoluzione alternativa delle controversie e delle problematiche relative al diritto processuale digitale.

 

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Diritto processuale civile e penale digitale, Modelli organizzativi e di prevenzione dei rischi Diritto processuale civile e metodi alternativi di risoluzione delle controversie.

 

 

Area socio-economica

Conoscenza e comprensione
 

Il laureato dovrà acquisire capacità e competenze buona conoscenza e capacità di comprensione dei principi macro e micro-economici, con riferimento in particolare al mercato del lavoro ed al settore pubblico, nonché un’approfondita conoscenza delle norme del sistema tributario, nazionale e sovranazionale, con particolare riferimento agli aspetti connessi ai rapporti di lavoro e conoscenza delle procedure di risoluzione giudiziale e stragiudiziale delle controversie in materia tributaria.

 

Lo studente dovrà essere messo in condizione di utilizzare le conoscenze nell’ambito sociologico per svolgere analisi critiche e operare collegamenti interdisciplinari nell’affrontare questioni e problematiche specifiche a livello sia teorico che empirico, dimostrando una buona conoscenza degli aspetti sociologici del mercato del lavoro.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
 

Il laureato devono essere in grado di interpretare ed applicare le norme in materia di tributi dell’ordinamento giuridico nazionale, comunitario ed internazionale; comprendere il funzionamento dei mercati ed il comportamento degli attori che in essi operano, nonché di mettere in relazione il sistema delle norme con il funzionamento dei sistemi economici; analizzare gli elementi fondamentali del mercato del lavoro, nonché la capacità di analizzare il sistema di relazioni industriali con particolare riferimento al ruolo dei vari attori, pubblici e privati, di tale sistema; ed infine la capacità di comprendere finalità, contesti ed effetti delle politiche del diritto e delle politiche economiche con particolare riferimento alle tematiche dell’occupazione, del mercato del lavoro e degli interventi di welfare.

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Economia e organizzazione d'azienda Diritto dell'economia, Sociologia dei processi economici del lavoro, Antropologia della società digitale , Diritto tributario dell'impresa, Economia e gestione delle imprese, Finanza aziendale e Sociologia dei processi culturali e comunicativi.

Area penalistica

Conoscenza e comprensione
 

Conoscere la struttura del diritto penale italiano, conoscere le fattispecie penali, della punibilità dei reati e delle loro misure di prevenzione.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

 

Le conoscenze acquisite devono consentire di applicare gli istituti dei settori specifici di approfondimento, di interpretare la normativa e la giurisprudenza in materia.

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Diritto penale societario, Diritto penale telematico e investigazione digitale.

Area tecnica ed informatica

Conoscenza e comprensione
 

Ci si propone di fornire agli studenti le competenze teoriche (e pratiche) per comprendere i variegati aspetti giuridici legati agli aspetti tecnici del campo giuridico. In particolar modo nel curriculum di diritto della sicurezza sul lavoro si fa riferimento agli aspetti della medicina sul lavoro ed alla psicologia del lavoro, mentre nel curriculum di diritto della società digitale saranno approfondite le tematiche relative all’utilizzo dell’Information & Communication Technology.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
 

I laureati In Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie saranno, in particolare, in grado di utilizzare in modo basilare gli strumenti informatici nel campo giuridico e la capacità di analizzare i principi fondamentali del sistema di prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro anche con riferimento ai diversi settori merceologici ed alle differenti tipologie di rischi professionali.

Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Psicologia del lavoro, Informatica di base e metodologia di acquisizione delle prove, Medicina del lavoro e Tecnologie digitali dell'impresa.

Autonomia di giudizio

I laureati della classe dovranno saper valutare sotto il profilo del diritto gli esiti dei procedimenti intrapresi o suggeriti, specificandone gli effetti sul piano tecnico, economico, sociale. L'autonomia di giudizio viene sollecitata dai diversi strumenti di interazione tra il docente e lo studente che la piattaforma ed il modello psico-pedagogico di Uninettuno mettono a disposizione. Il laureato acquisisce piena autonomia di giudizio e di sintesi, abilità importanti per lavorare con efficacia in un'impresa, una società di consulenza o nella Pubblica Amministrazione.

 

Lo sviluppo di un elevato grado di autonomia di giudizio è garantito non solo dai contenuti degli Autonomia di insegnamenti ma anche dalle attività di interazione tra docente e studente garantite dalla piattaforma e dal modello psico-pedagogico Uninettuno. Gli insegnamenti prevedono infatti lo svolgimento di esercizi, case studies, quesiti di diversa natura sulla base dei quali lo studente dovrà valutare le opportunità legate ad una certa scelta rispetto ad altre, con speciale riguardo ai temi legati alla rivoluzione digitale e a motivare e supportare tale scelta.

 

Tali strumenti di esercitazione consentono allo studente di sviluppare un'elevata autonomia di giudizio sia che si collochi in ambienti lavorativi del settore pubblico che del settore privato. La verifica del grado di autonomia di giudizio raggiunto avviene attraverso la presentazione e la discussione di esercizi, case studies, simulazioni, piccoli gruppi di studio e altro materiale di verifica attraverso gli strumenti offerti dal portale Uninettuno (aule virtuali, chat, forum, ecc.).

Abilità comunicative

I laureati devono, altresì, essere in grado di saper comunicare in modo chiaro, fluente e corretto informazioni, idee, problemi e soluzioni di problemi a interlocutori sia specialisti, sia non specialisti.
Essi devono sapere comunicare in modo chiaro, fluente e corretto sia le conoscenze acquisite dagli insegnamenti sia la ratio a queste sottese, senza ambiguità.
Nello specifico, il laureato in diritto dell'impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie deve:

 

  • Sapere effettuare scelte nel contesto lavorativo in cui opera sia esso pubblico o privato e saper motivare correttamente ed efficacemente tali scelte;
  • Trasferire e condividere le conoscenze acquisite nei vari contesti in cui opera (con colleghi di divisioni diverse, con clienti, con la pubblica amministrazione, con altre divisioni aziendali, ecc.);
  • Svolgere lavoro di gruppo e di tipo cooperativo;
  • Comunicare efficacemente in modo scritto e orale sui temi legati alle tecnologie digitali per l'impresa;
  • Saper gestire il lavoro di squadra e addestrare eventuali collaboratori nell'ambito aziendale, negli studi professionali o nella pubblica amministrazione.

 

Capacità di apprendimento

I laureati della classe dovranno, infine, possedere il bagaglio culturale necessario sia ad apprendere ed approfondire competenze in ambito lavorativo, sia ad accedere a percorsi formativi specialistici e ad apprendere saperi tecnici complementari. Al termine del percorso di studi, lo studente avrà acquisito anche la necessità di procedere ad un processo di aggiornamento delle proprie competenze; di cogliere le opportunità di business legate al mondo dell'impresa; di verificare il materiale e i flussi di informazione e di verificarne la validità e la correttezza.

 

Le capacità di apprendimento sono formate, rese più solide e verificate in itinere durante il percorso di studi grazie alle esercitazioni, ai casi studio proposti, agli incontri tematici, di confronto e di chiarimento organizzati tramite le sessioni di chat o di aula virtuale o attraverso il forum offerte dal modello psico-pedagogico e dalla piattaforma Uninettuno.

Conoscenze richieste per  l’accesso

Per l'immatricolazione è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o altro titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo per l'accesso ad un corso di studi equivalente alla laurea. E' altresì richiesta una buona cultura generale, affiancata dalla marcata attitudine al ragionamento astratto e sequenziale e da una sviluppata capacità di lavoro su testi scritti complessi.

 

A tal fine, immediatamente dopo l'immatricolazione allo studente verrà somministrato un test criteriale costituito da una serie di domande a risposta multipla nell'ambito delle abilità logico-formali e delle capacità di comprensione del testo giuridico.

 

Il test verrà valutato globalmente e per parti separate, sulla base della seguente graduazione di massima :

  • sufficiente;
  • insufficiente (in uno dei due ambiti o in entrambi);
  • gravemente insufficiente (meno del 20% di risposte congrue in almeno un ambito.

 

Con riferimento agli studenti che abbiano conseguito una valutazione insufficiente in uno degli ambiti previsti, l'Ateneo organizzerà corsi di recupero relativi agli obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso con le modalità indicate nel Regolamento didattico.
 

Prova finale

Le prova finale è costituita da un breve elaborato scritto che può anche sintetizzare i risultati di una ricerca giurisprudenziale, di uno stage o far riferimento a pregresse esperienze lavorative. L'elaborato può avere anche carattere di interdisciplinarietà e deve dimostrare il raggiungimento della maturità dello studente, tanto sotto il profilo dell'acquisizione di contenuti, quanto dal punto di vista dell'elaborazione di un proprio pensiero critico, di autonomia di giudizio e di capacità argomentative.

 

A conclusione del lavoro svolto dallo studente - e una volta recepite le correzioni e le indicazioni fornite dal docente -, il relatore esprime la sua valutazione ammettendo la tesi alla discussione finale. L'elaborato deve essere presentato al relatore, in forma sostanzialmente compiuta (anche se ulteriormente perfezionabile), non oltre 40 giorni prima dell'inizio della sessione di laurea.

 

Circa 10 giorni prima della discussione, il candidato presenta poi alla Segreteria di Presidenza la versione definitiva della tesi in cartaceo e in digitale, corredata da un breve abstract.

 

L'esame finale consiste in una presentazione introduttiva, nella quale il relatore traccia una sintesi dei tratti salienti del lavoro e dei punti di maggior interesse scientifico, invitando poi il candidato a prendere la parola trattando un profilo specifico. Ogni altro membro della Commissione, e in particolare il Presidente, può intervenire con considerazioni e domande ed è anzi invitato a farlo.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per il laureati

Operatore giuridico della sicurezza sul lavoro

Funzione in un contesto di lavoro
 

I laureati in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una specifica preparazione giuridica, accompagnata da un’elevata capacità di problem solving anche in settori tecnologico particolarmente avanzati non ancora regolamentati. A tal fine, i curricula del corso di laurea assicurano, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze, in particolare con riferimento alle nuove tecnologie, ai processi di digitalizzazione ed a tutte le problematiche giuridiche connesse con il rapido sviluppo delle scienze tecnologiche.

 

I laureati in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie potranno altresì svolgere attività di consulenti nell’ambito della sicurezza sul lavoro, prevedendo i curricula uno specifico approfondimento di temi riconducibili a questo ambito.

 

Il consulente per la sicurezza è la persona esterna all’azienda che, sulla base di un rapporto libero-professionale o di qualsiasi altro contratto, stipulato anche con società, associazioni o altre strutture, collabora e assiste il datore di lavoro e il responsabile del servizio di prevenzione e di protezione nelle attività di valutazione dei rischi, di individuazione e di attuazione delle misure di sicurezza necessarie, e in ogni altra attività rilevante ai fini della sicurezza e dell’igiene del lavoro.

 

Competenze associate alla funzione

 

I laureati nel corso di laurea in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie devono possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinenti, in particolare negli ambiti, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e internazionalistico, nonché in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario. Devono, in particolare, saper operare nel mondo dell’impresa e del lavoro in ambito pubblico e privato, comunicando efficacemente, in forma scritta e orale, le competenze acquisite anche con strumenti e metodi informatici e telematici.

 

Sbocchi occupazionali

 

In generale, gli sbocchi professionali che si aprono con il corso di laurea in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie sono, dunque, numerosi e variegati: poiché i laureati possiedono una solida preparazione giuridica di base accompagnata da taluni saperi giuridici specifici, essi sono in grado di affrontare e risolvere problemi di complessità medio-alta che comportano la comprensione dei rapporti sociali, il loro inquadramento giuridico e l'applicazione ad essi della regola di diritto. Potranno, quindi, svolgere attività professionali in ambito giuridico-amministrativo, pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali governative e non governative. A titolo esemplificativo, potranno svolgere la professione di operatore giuridico di impresa, di consulenza del lavoro ( previo conseguimento del titolo per l'iscrizione all'albo) e di responsabile della sicurezza sul lavoro, oltre che di consulente giuridico specializzato nelle problematiche di sicurezza del lavoro.

 

Operatore giuridico dell’impresa e delle nuove tecnologie

Funzione in un contesto di lavoro:

 

I laureati in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una specifica preparazione giuridica, accompagnata da un’elevata capacità di problem solving anche in settori tecnologico particolarmente avanzati non ancora regolamentati. A tal fine, i curricula del corso di laurea assicurano, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze, in particolare con riferimento alle nuove tecnologie, ai processi di digitalizzazione ed a tutte le problematiche giuridiche connesse con il rapido sviluppo delle scienze tecnologiche.

 

Competenze associate alla funzione:
 

I laureati nel corso di laurea in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie devono possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinenti, in particolare negli ambiti, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e internazionalistico, nonché in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario. Devono, in particolare, saper operare nel mondo dell’impresa e del lavoro in ambito pubblico e privato, comunicando efficacemente, in forma scritta e orale, le competenze acquisite anche con strumenti e metodi informatici e telematici.

 

Sbocchi occupazionali:
 

In generale, gli sbocchi professionali che si aprono con il corso di laurea in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle nuove tecnologie sono, dunque, numerosi e variegati: poiché i laureati possiedono una solida preparazione giuridica di base accompagnata da taluni saperi giuridici specifici, essi sono in grado di affrontare e risolvere problemi di complessità medio-alta che comportano la comprensione dei rapporti sociali, il loro inquadramento giuridico e l'applicazione ad essi della regola di diritto. Potranno, quindi, svolgere attività professionali in ambito giuridico-amministrativo, pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali governative e non governative. A titolo esemplificativo, potranno svolgere la professione di operatore giuridico di impresa, di operatore giuridico informatico, oltre che di consulente giuridico specializzato nelle problematiche giuridico-informatiche.